Maurizio    Verdecchia

Programmare la fotografia di paesaggio senza tener conto del meteo, si puo?

Ad una domanda del genere non si può che rispondere con un’altra domanda. 

Quanti chilometri buttati via, quanto sonno perso e amori bruciati nell’unica speranza di portare a casa lo scatto perfetto? Di trovare l’alba più apocalittica della storia o un tramonto dalla sfumature di colore infinitamente accattivanti? Avete perso il conto?

Allora cercherò di ricordarvelo io, Tantissimi.

E quante volte quella speranza è scomparsa dietro a soli mai usciti e o cieli talmente vuoti da farvi sentire un Tuareg nel deserto del Sahara? 

Anche qui vi aiuterò a rammentare. Tantissime

Quante volte, presi dall’ultimo spirito di positivismo, siete finiti ad interpretare Rossella O’Hara in Via col Vento, recitando, dopotutto, domani è un altro giorno?

Forse pochissime, perché è dura dover mandare giù quel boccone amaro intriso di sforzi e sacrifici inutili, lo so benissimo, e quindi, giù di imprecazioni contro Zeus, Apollo, Pollon, il gatto nero, l’amico che porta sfiga, l’amico che ci ha fatto il malocchio, la fidanzata gelosa della vostra passione, piove, governo ladro.

Molto spesso poi, tutto questo insuccesso lo chiamiamo con il nome di SFORTUNA.

Anche se non ve ne siete mai resi conto, dentro di voi risiede quel pizzico di saggezza che vi accomuna con il Mahatma Gandhi o meglio al Kung fù Panda per alcuni, e sapete benissimo che non può chiamarsi sempre sfortuna, ma bensì, “mero errore di programmazione”.

Signori e Signore, diciamocelo, se stiamo leggendo questo articolo molto probabilmente è perché siete Paesaggisti, una categoria di fotografi pronta a morire trafitta dalle lance dei persiani pur di portare a casa la foto più bella del mondo, quindi non nascondiamoci dietro la nefasta parola SFORTUNA.

Dando per scontato un non ritorno in auge dell’impero spartano, non ci resta che attrezzarci con i giusti strumenti tecnologici e provare a guardare un po’ più in là del nostro naso. La sfortuna lasciamola a casa, ovvero se sappiamo prevederla, evitiamola.

Farlo non è semplice, anzi quasi impresa ardua, a volte impossibile, ma si possono evitare le giornate dove le sciagure fotografiche sono annunciate a reti unificate su tutti i canali della RAI.

Programmare la fotografia di paesaggio consiste come prima fase, nel saper leggere ed interpretare le previsioni meteo che possiamo trovare sul web o su moltissime APP. 

Sarà una giornata buona per fotografare? Il sole uscirà all’orizzonte colorando le nuvole oppure troveremo nuvole basse e quindi niente alba e/o tramonto? Pioverà o arriveranno i fulmini, sarà completamente sereno o ci sarà una grande mareggiata? 

Sono queste le domande più frequenti che ci poniamo qualche ora prima che il fruscio di una sezione del nostro cavalletto che scivola giù dalla sezione superiore più grande, diventi per noi fotografi, come il suono del caricamento di un fucile M16, lo era per un marines impiegato in Vietnam. 

“Adrenalina”…

Ma entriamo meglio nel dettaglio – Cosa puo aiutarci nella programmazione?

Vi illustrerò con pochi piccoli appunti, come un paesaggista può provare ad interpretare il meteo nelle fasi di programmazione dello scatto, utilizzando una semplice utility chiamata windy. 

Specifichiamo che la piattaforma windy è utilizzabile anche su sito web, quindi potete decidere anche di seguire le previsioni del sito www.windy.com e quindi potete farlo anche seduti comodamente da casa. 

Ho specificato sopra che proverò a semplificare il vostro lavoro di lettura di questa App ribadendo che fare previsioni meteo non rientra né nelle mie competenze né nelle mie capacità, quello lo lasciamo agli studiosi più preparati, vedremo solo come cercare di leggere alcune funzioni di windy, prendendo atto però che le previsioni meteo non sono una scienza esatta. Anche Windy sbaglia, molte delle nostre App sbagliano, quindi nessuno di noi potrà dire con certezza matematica, domani il meteo sarà cosi o cosi, però possiamo cercare di avvicinarci il più possibile a quello che sarà e di conseguenza, programmare se e dove andare e soprattutto cosa più importante, se o non andare a fotografare. 

Nel corso degli anni, la mia esperienza mi ha portato parecchie volte ad utilizzare gli strumenti messi a disposizione da windy e anche io ho dovuto confrontarmi con la triste e cruda realtà, di trovarmi di fronte situazioni ben diverse da quelle previste e lette qualche ora prima, ma non per questo mi sono mai abbattuto, sono cosciente che fa parte del gioco, fa parte della nostra passione, si torna a Rossella O’hara, dopotutto, domani è un altro giorno, e si torna a casa.

Entriamo nello Specifico

Andiamo a vedere quali strumenti ci offre la piattaforma web Windy per programmare la nostra fotografia.

Accedendo al sito web https://www.windy.com/ o tramite app la prima schermata che possiamo osservare è questa 

Come potete vedere nell’immagine, l’interfaccia è semplice e abbastanza intuitiva. Nella parte inferiore troviamo la Time line, dove cliccando sul tasto Play possiamo far partire lo scorrere del tempo. Le previsioni di windy sono generalmente di 10 giorni, ma vi consiglio di non andare troppo in là, più è distante la data di previsione e minore sarà l’attendibilità della stessa. Vi consiglio di guardare sempre dai 2 ai 3 giorni massimo.

Quali sono le principali precipitazioni da tenere sotto osservazione

Sulla colonna di destra troviamo le tipologie di previsioni che windy ci permette di verificare, vi riporto quelle che secondo me sono le più significative e le più utili da osservare per programmare al meglio la fotografia di paesaggio, (ne vedete solo 5 o 6 ma basta cliccare sulla scelta più strati e vedrete che si aprirà un’infinità di possibilità di scelta). 

  • Vento;
  • Pioggia e Temporale;
  • Nuova Neve;
  • Temperatura;
  • Nuvole – Nuvole alte – Nuvole Medie – Nuvole Basse;
  • Nebbia;
  • Onde;

  •  

Prima di entrare nello specifico delle singole opzioni terminiamo indicando le ultime due funzioni. Quella in alto a sinistra che ci servirà per la ricerca della location e quella in basso a destra dove oltre ad essere riportata la scala dei colori con l’indicazione delle diverse unità di misura e i diversi modelli di previsione. Io utilizzo quello di default che è il modello ECMWF meglio definito modello di previsione europeo su scala sinottica. Il modello GFS è americano, lo lascerei per le previsioni d’oltre oceano. 

Ma torniamo a noi e alle nostre previsioni paesaggistiche, entriamo sinteticamente nello specifico.

Il Vento 

Un elemento che potrebbe sembrare marginale ma non da sottovalutare. 

Recarsi a fotografare in una location battuta da forte vento potrebbe risultare un grosso problema, soprattutto per la stabilità della nostra reflex in fase di scatto. (ben sà chi ha avuto il piacere di visitare l’islanda).

Un vento moderato può aiutarci nelle nostre lunghe esposizioni, il movimento veloce delle nuvole non è dettaglio da poco nella riuscita di un’ottima fotografia di paesaggio, ma attenzione a non lasciare incustodita la nostra reflex, le folate di vento sono sempre dietro l’angolo. 

Cliccando sulla location desiderata potrete vedere anche la velocità del vento previsto. Quando il colore inizia a virare dal verde al giallo, c’è da stare attenti, diventa più difficile scattare. 

Pioggia e Temporale

Veniamo al tasto dolente di tutte le previsioni meteo. Passino le nuvole, passi il vento, passino anche tempeste solari ed invasioni aliene, ma purtroppo, pioggia e temporali, noi paesaggisti non li abbiamo mai digeriti, soprattutto se ce li ritroviamo sopra la nostra testa durante le fasi di scatto. 

La lettura è molto semplice, di colore blu potete vedere la previsione di pioggia leggera , alla variazione del colore varierà anche la consistenza della precipitazione. 

P.S. Rain cover per il corpo macchina e pezzette per le lenti sempre nello zaino

Dalla mia esperienza vi consiglio di leggere queste previsioni in questo modo.

Cliccate sulla vostra location di scatto, lasciate partire la time line e cercate di leggere se durante gli orari di vostro interesse, le precipitazioni saranno lontane da voi per tutta la giornata, ovvero si fermeranno sopra di voi per tutta la durata della sessione di scatto. 

Alternate la vista di pioggia e temporali per identificare la dimensione del fronte temporalesco, magari è qualcosa di temporaneo e passeggero e soprattutto, se le previsioni che state guardando si riferiscono ad eventi lontani 3 o 4 giorni dalla vostra sessione di scatto, potrebbero variare molto rapidamente. Generalmente le zone a margine dei temporali o delle zone di pioggia intensa, vengono indicati con una quantità di precipitazioni tra 0.1 o 0.5 mm di pioggia ogni 3h. Nella maggiorparte dei casi, in quelle zone non pioverà. Se purtroppo, la vostra location è coperta da colori arancione, viola o rosso, avete poca possibilità anzi pochissima, che da quelle parti non butti giù tanta acqua. Nelle animazioni sono riportate diverse icone, dalla goccia per l’acqua al fiocco di neve per la neve appunto, quindi questa funzione riporta un pò tutte le previsioni dei fenomeni principali. Da alternare alla previsione delle nuvole.

Un esempio di quello che vi accennavo sopra lo potete vedere da questa immagine. Da dove vi sto scrivendo le previsioni indicano precipitazioni di 0.2mm ogni 3 ore. In questo momento invece è parzialmente nuvoloso e non sta piovendo. Si vedono solo nuvole più dense verso sud.  Quando si è a margine delle previsioni è sempre cosi. 

Ricordate che sto riportando le mie esperienze personali, quindi attenetevi sempre alle previsioni meteo fatte da gente esperta in materia, il mio è un semplice consiglio pratico.

Ed i fulmini? 

Valutate anche la presenza del simbolo dei fulmini, spesso è usato in modo molto eccessivo, prendete con le pinze queste previsioni, solo se è veramente riportato con continuità e in maniera consistente il simbolo del fulmine, allora forse ci sarà qualche possibilità di grossi fenomeni elettrici, ma per questo vi rimando al sito

https://www.lightningmaps.org/ per monitorarli in tempo reale 

e https://www.meteox.com/forecastloop.aspx?type=3&continent=europa per avere una buona previsione (fino a tre giorni) dei fenomeni elettrici legati ai temporali.

Nell’immagine di sotto, potete vedere una previsione di Meteox a 3 giorni. E’ evidenziata in giallo una leggera possibilità di fulmini davanti alla costa marchigiana e sull’appennino centrale. Quando è rosso, state certi che arrivano sempre.

 

Nuova Neve

La funzione nuova neve di windy ci permetterà di programmare in modo approssimativo gli accumuli di neve a terra. Utile se magari stiamo aspettando di fotografare una location completamente innevata. Arriva fino a 10 giorni, quindi può essere fatta una previsione di massima, meglio guardare su pioggia e temporali. 

Temperatura

Il vero paesaggista scatta sempre e comunque, magari è utile sapere se portare una felpa in più o magari mettere una calzamaglia sotto i nostri pantaloni. Molto spesso ci capita di sottovalutare che le temperature presenti nelle location di scatto non sono sempre le stesse di dove abitiamo. Mi è capitato di passare dai 30 gradi della costa adriatica agli 0 di Castelluccio di Norcia, dai 15 sempre del mio caldo paesello ai -8 di Rocca Calascio, il tutto a meno di due ore di viaggio una dall’altra. Quindi, buttateci un occhio.

Nuvole – Nuvole alte – Nuvole Medie – Nuvole Basse

Qui si apre il capitolo più ampio e più discusso di tutti.

Windy ci offre diversi strumenti per far si che noi paesaggisti possiamo programmare al meglio uno scatto fantastico o meglio rinunciare addirittura all’intera fase di scatto.

Premetto che queste previsioni sono da prendere con molta prudenza, non sono del tutto affidabilissime, però vanno tenute in considerazione per forza. 

Quale paesaggista non vorrebbe vedere salire o scendere il sole all’orizzonte con una bella stratificazione di nubi alte che si colorano in maniera spettacolare? Tutti penso.

Ed allora andiamo a leggere gli strumenti che windy ci mette a disposizione.

La prima schermata è data dalla selezione dell’opzione nuvole, qui possiamo vedere la distribuzione delle nuvole sul territorio. All’interno della rappresentazione grafica delle nuvole possiamo trovare anche le indicazioni delle precipitazioni con i diversi colori legati all’intensità. Cliccando sulla location di scatto e lasciando partire la time line si può vedere il movimento delle nuvole e la loro percentuale di copertura. Questa è una previsione abbastanza generale. Le altre 3 opzioni ci permettono di vedere invece la distribuzione delle 3 diverse stratificazioni, Nuvole Alte, Nuvole Medie e Nuvole basse. 

Ne consegue che se sulla nostra testa sono previste nuvole alte e vi è l’assenza di nuvole basse all’orizzonte, si prospetta un’alba con i fiocchi. Dico si spera, perchè dalla mia esperienza vi dico che sono le previsioni più difficili da leggere ed indovinare.

Certo è che se vi è la presenza di nuvole basse consistenti con pioggia all’orizzonte, sarà difficile vedere il nostro cielo colorarsi.

Vanno usate tutte le dovute precauzioni, nulla vieta a madre natura di far uscire un raggio di sole dal bel mezzo di un temporale e regalare uno spettacolo divino, ecco perchè dico che sono situazioni molto difficili da programmare, sicuramente le percentuali di scatto saranno più basse. 

Ma facciamo qualche esempio pratico di lettura delle nubi 

Prendiamo in considerazione Venezia e l’opzione NUVOLE ALTE 

Situazione perfetta per alba e tramonto? Esatto, come potete vedere la zona dove il sole sorge e tramonta è libera ma non ci possiamo fermare solo a questa previsione per sapere se la sessione di scatto ha alte percentuali di riuscita. Andiamo a vedere anche le NUVOLE BASSE, quelle ci fanno preoccupare un pò di più, non sempre, però possono essere un problema a seconda delle zone di scatto, tipo mare o alta montagna.

Nell’immagine di sopra purtroppo sono spuntate anche le nuvole basse. Poco male direte, siamo su Venezia, il sole sorge all’orizzonte, potrebbe essere bellissimo. Andiamo anche a controllare cosa ci dice Windy sull’altezza della BASE NUBI

Come potete vedere non ci siamo per niente, su Venezia abbiamo una base nubi bassissima, magari nelle zone di mare potrebbe andare anche bene (cosa difficile) ma sicuramente in qualsiasi altro posto il sole sarà difficile da vedere all’orizzonte. Stesso ragionamento va fatto se davanti alla nostra location di scatto è data pioggia, sarà difficile avere il sole all’orizzonte. Detto ciò ricordo a tutti che le migliori foto si fanno sempre quando il meteo dice il contrario, quindi continuo a ripetere, è giusto sapere ma senza sparare sentenze, nessuno ha mai la certezza, parliamo di probabilità. 

Ma allora se non sono previste nubi cosa si fa? 

Qui le previsioni vanno lette per diversi fini. Mi è capitato di leggere previsioni di cielo completamente sereno dove la nuvola più vicina si trova a centinaia di km di distanza ed avere albe con stratificazioni molto leggere che riescono a colorare il cielo in maniera stupenda. Anche in questo caso le percentuali sono basse ma non si può dare per scontato niente. Questa previsione invece è molto importante quando si è programmato di effettuare fotografia notturna. L’assenza di nuvole nel caso si vogliano fotografare le stelle è fondamentale. La funzione nuvole vi aiuterà a verificare se vale la pena o no avventurarsi nella vostra fase di scatto alle stelle. 

L’esperienza di questa piattaforma mi consiglia che quando non c’è nessuna nuvola segnata nelle nostre vicinanze, (ad esempio, voglio scattare a Rocca Calascio ed il centro italia è completamente scoperto da qualsiasi nuvola), posso stare tranquillo che la notte si faranno foto senza nessun problema. Attenzione solo alle zone di montagna, le previsioni delle nubi in questi luoghi è un pò particolare, le cime potrebbero essere coperte ugualmente nonostante sia previsto il cielo più pulito al mondo, sono fenomeni locali difficili da prevedere. 

Nebbia

Si, state leggendo bene, ci sono anche le previsioni della nebbia. Le previsioni sono abbastanza a breve termine,

A volte se trovate segnalate piccole zone meglio non fidarvi di queste previsioni, ma se trovate l’alto Lazio o la Toscana coperta, Civita di Bagnoregio e la Val D’Orcia, vi stanno aspettando a braccia aperte.  

Nell’immagine sottostante potete vedere che ci sarà nebbia nella valle del Po e forse in Liguria e Piemonte, tutto il resto, rimane spesso solo foschia. 

Onde

Care amiche onde. Ci sono location che si trasformano con la presenza delle onde e quindi sapere quando una mareggiata colpirà una zona di scatto particolare è utilissimo. Rammentate sempre, il mare non perdona e va rispettato sempre, non azzardate cose impossibili.

Per farvi un esempio pratico, una volta seguendo le previsioni meteo partii dall’Abruzzo in piena notte per raggiungere la Liguria e le Cinque Terre nello specifico, dove era prevista una forte mareggiata e tanta pioggia ad intervalli.  Piovve tanto ma come previsto, ci fu anche una splendida mareggiata. Il buon meteo in questo caso fu clemente e la pioggia mi diede qualche ora di tempo per fare questo scatto.

Conclusioni 

E’ utile e fondamentale programmare la fotografia di paesaggio guardando le previsioni meteo, ci può alzare o abbassare le possibilità di scatto e di conseguenza la riuscita degli stessi, ma mai dare nulla per scontato, nessuna App o servizio Meteo è in contatto con l’altissimo padrone dei cieli, quindi, buona fortuna, come disse Marco da Tropoia…….ah scusate avevo detto che non esiste, quindi in bocca al lupo,,,,

Ho preso in considerazione il servizio Windy, naturalmente ce ne sono diverse che utilizzano queste funzioni. 

E’ mia consuetudine confrontare le previsioni di windy con gli ottimi servizi offerti in primis da Lamma Mare e poi da 3bMeteo, MeteoAm e Clear Outside.

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